Gregory
Bateson: profilo di una vita
Lo studioso che, nel 1972,
all'età di 68 anni, dà alle stampe
Verso un'ecologia della mente, il libro che lo
renderà famoso in tutto il mondo, è un uomo che
ha ormai alle spalle una vita travagliata, difficile, ma anche
straordinariamente ricca di esperienze, incontri, riflessioni.
Nato a Grantchester (U.K.), il 9 maggio 1904 da William Bateson
(1861-1926) e Caroline Beatrice Durham, il giovane Gregory crebbe
nell'ambiente intellettuale di Cambridge.
William era un importante scienziato, un biologo, che studiò
particolarmente le cause della variabilità di molte specie
animali e vegetali. A lui si deve il termine "genetica", disciplina di
cui fu tra i fondatori, e la riscoperta e la diffusione delle idee di
Gregory Mendel. Così chiamato in onore dell'insigne monaco
scienziato Gregory ereditò dal padre l'impostazione
scientifica naturalistica e una concezione olistica dell'organismo
vivente. Gregory era il terzo figlio, dopo John (1898-1918) e Martin
(1900-1922). Nell'ottobre del 1918 John, il figlio prediletto, viene
ucciso giovanissimo al fronte, nelle Fiandre. Il secondo, Martin, in
seguito a incomprensioni familiari e a una cocente delusione d'amore si
suicidò il 22 aprile 1922 sotto la statua di "Eros" a
Piccadilly Circus.
Dopo un a laurea in scienze naturali, e a seguito di un viaggio di
studi sulle orme di Charles Darwin alle Galapagos, Bateson passa
all'antropologia sotto gli insegnamenti dell'antropologo Alfred Haddon,
ottenendo la laurea nel 1926. In questi anni avrà modo di
confrontarsi con gli insegnamenti di Bronislaw Malinowski, e di
conoscere A.R. Radcliffe-Brown.
Dopo la morte del padre avvenuta nel 1926, nel gennaio dell'anno
successivo Bateson si avventura nel suo primo lavoro sul campo tra i
Baining della Nuova Guinea. Gli insuccessi nel suo lavoro sul campo tra
i Baining continuano anche nel suo secondo tentativo con i Sulka,
finchè nel 1927, riesce finalmente a iniziare un lavoro
più soddisfacente tra gli Iatmul. Il materiale raccolto tra
gli Iatmul costituirà la base della sua tesi di master,
presentata a Cambridge nel 1930.
Nel 1931 ritorna in Nuova Guinea, per studiare il naven, un rituale di
travestimento sessuale in uso tra gli Iatmul. Nel dicembre del 1932
incontra sul campo gli antropologi Reo Fortune e la moglie Margaret
Mead.
Lo scambio intellettuale fra Bateson e la Mead, particolarmente
fruttuoso per entrambi, si trasforma presto in una relazione
sentimentale. Dopo il divorzio della Mead, i due si sposano e nel 1936
intraprendono una nuova spedizione di ricerca a Bali. Di quell'anno
è anche la pubblicazione della prima monografia di Bateson
dedicata al suo lavoro tra gli Iatmul e intitolata
Naven: A Survey of the Problems Suggested by a Composite
Picture od the Culture of a New Guinea Tribe Dawn from Three Points of
View (trad. it., 1988). Il lavoro a Bali porterà
invece nel 1942 alla pubblicazione a quattro mani di Balinese
Character: A Photographic Analysis.
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